La Natura che ci ospita

Ago 8, 2022 | La natura e in particolare gli alberi

Io sono la terra .

Così almeno mi chiamate, questo è il Nome che mi date.

Sono lo spazio dei vostri desideri e dei vostri pensieri.

Sono il vento che passa su ciò che resta delle vostre case sin da quando siete comparsi qui, e vi siete fermati, esuli.

Sono la terra da cui sgorga la sorgente d’acqua e si abbeverano i cervi.

Sono colei che ospita le pietre che avete usato per costruire quelle che adesso sono rovine, i resti delle vostre epopee.

Sono comparsa nello spazio quando voi non c’eravate ancora.

Ho ospitato infinite vite, generazioni su generazioni, una trasformazione continua.

Sono le aurore boreali e il mare profondo.

Sono il corpo che vi ospita.

Voi non capite il significato di questa parola: OSPITI.

Voi pensate che per il solo fatto di camminare su un suolo e calpestarlo ne siete i possessori.

Ma voi non siete nulla.

Con una spallata vi butto giù dalle montagne. Con un sussulto mando in frantumi le vostre case.

Io sono la terra.

Sono il pianeta che vi ospita.

E ribadisco OSPITA.

Ho visto cambiamenti continui, infiniti. Nascere e morire esseri e ondate di esperienze, quelle che voi chiamate civiltà. C’era tanta vita tra quelle pietre al sole che chiamate "rovine". C’erano vita, e sogni, e speranze. Erano intrisi di sentimenti quegli uomini, quelle donne, e hanno vissuto i loro drammi, le loro felicità, le loro vite. E poi sono scomparsi.

Ma ognuno di voi si ritiene eterno, e non un OSPITE. Ognuno di voi si ritiene eterno, come fosse il primo e l’unico essere umano che viene al mondo.

Vi vedo arrivare piccoli, coi piccoli corpi morbidi appoggiarsi a me, e poi crescere e camminare su di me, esplorarmi, viaggiare su di me, vivere le vostre vite e poi scomparire, sempre su di me.

Dovreste avere di me un rispetto infinito e una infinita considerazione, fino alla DEVOZIONE.

Senza di me non ci sono civiltà, città, case, luoghi di ristoro, biblioteche, nulla che accolga i vostri saperi come le vostre organizzazioni.

Amate ciò su cui camminate!

Dovreste amare ogni più piccola pietra, accarezzare ogni più piccolo fiore, proteggere ogni forma che vive. Dovreste usare la vostra intelligenza per comprendere, non per distruggere e prevaricare. Dovreste coltivare la bontà nei vostri cuori e non l’ostilità. Dovreste amare l’espressione della vita in cui vi siete calati e considerarla ORO. Ogni volto di bimbo è ORO. Come bimbi dovreste rimanere nel vostro animo.

Io sono la Terra, e continuerò ad esistere.

Che voi ci siate o no, io continuerò ad esserci.

Che vi fermiate o no, io resterò.

Che cambiate o no, io ci sarò.

Nello spazio, continuerò a muovermi, a spostarmi, ad esserci. Con tutti quelli che, su di me, si considereranno OSPITI.

Dopo la laurea in Medicina e Chirurgia nel 1979 ho incominciato ad approfondire la relazione tra la mente e il corpo sia attraverso la medicina psicosomatica che il mondo  della medicina non convenzionale. Un pensiero che riconosco portante negli anni è stato muoversi verso quelle che ho sentito le radici della vita, alla riscoperta del potere insito nella nostra natura, creatrice di per sé di salute e di senso dell’esistenza. Non focalizzarsi sulla “malattia” ma sulla Vita è determinante.  La “guarigione” può essere un processo creativo ed espansivo di conoscenza di sé e del mondo, un percorso sacro alla scoperta dell’armonia, della bellezza e del proprio posto nel mondo. Mi è piaciuto molto insegnare questo modo di vedere con i suoi aspetti scientifici nei corsi di massaggio di riflessologia plantare antistress e sulla felicità. Cessata per motivi familiari l’attività di medico nel dicembre 2020, continuo a fare ciò che amo: esplorare, conoscere e contribuire in diversi modi alla vita del nostro pianeta.

Tiziana Mazzotta

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